Anche Kalliope, con la propria società controllata Awhy, è tra i protagonisti del progetto europeo EPIC – Experience Prato Industrial Culture, approvato nell’ambito dell’iniziativa European Urban Initiative e guidato dal Comune di Prato insieme a una rete di nove partner pubblici e privati. L’obiettivo del progetto è valorizzare e innovare l’esperienza del turismo industriale pratese, attraverso un’offerta integrata che unisce patrimonio storico, tecnologie immersive e coinvolgimento delle comunità locali.
All’interno di questo contesto ambizioso, Awhy contribuisce con il proprio know-how tecnologico fornendo un assistente virtuale conversazionale, progettato per rendere l’esperienza turistica ancora più accessibile, coinvolgente e interattiva.
L’assistente virtuale sviluppato da Awhy sarà integrato nei percorsi fisici e digitali del progetto EPIC e svolgerà due funzioni principali:
Questa tecnologia permetterà di estendere l’esperienza turistica nel tempo e nello spazio, facilitando l’accesso a informazioni personalizzate e interattive durante la visita. Inoltre, grazie alla modalità conversazionale, il sistema sarà in grado di adattarsi alle esigenze di un pubblico eterogeneo, rendendo la fruizione più inclusiva e partecipata.
L’intervento di Awhy si inserisce pienamente nella visione di EPIC, che punta a trasformare Prato in un esempio di “turismo industriale del futuro”: un turismo senza confini temporali e spaziali, capace di integrare esperienze fisiche e digitali, cultura materiale e immateriale, narrazione e tecnologia. L’assistente virtuale sarà attivo presso le postazioni fisiche previste dal progetto, contribuendo ad arricchire l’anima tecnologica dell’esperienza in realtà virtuale.
EPIC coinvolge partner di diversa natura, tra cui enti pubblici, fondazioni, imprese sociali, istituti di ricerca e PMI, in un processo di co-progettazione partecipativa. Tra questi:
Il progetto include anche transfer partner quali Bilbao (Spagna), Miskolc (Ungheria) e Pilsen (Repubblica Ceca), con l’obiettivo di capitalizzare l’esperienza di Prato e potenzialmente replicarla in altre città europee.